lunedì 25 ottobre 2010

Un allegra famiglia (rincoglionita) attorno alla Wii

Perché questo spot di "Wii party" della Nintendo é stato  concepito proprio in questo modo e non altrimenti? Analizziamolo punto per punto.



1) La famiglia

Vediamo prima di tutto nella posizione dei componenti della famiglia una rappresentazione ideale. I figli al centro protetti dai due genitori, una divisione fra femmine (madre e figlia) a destra e maschi (padre e figlio) a sinistra. La madre sta scenograficamente piu vicina alla cucina, l'ambiente che tradizionalmente le viene assegnato. Il padre invece é posizionato vicino a quella che potrebbe essere l'entrata di uno studio. La posizione della madre é più schiacciata verso i figli, in modo da evidenziare la possibilità che la Wii le offre di stare attaccata ai figli. Il padre invece dispone dietro di se di piu spazio vitale (addirittura due cuscini), in modo da evitargli il senso di oppressione di un'attività familiare obbligata ma forse non desiderata.




2) La madre e il suo ruolo 

Nell'ottica della vendita del prodotto Nintendo wii, la figura materna é sicuramente uno scoglio in quanto notoriamente contraria a questo genere di acquisto :). Lo spot risolve il problema offrendo l'immagine di una madre che usa la Wii per affermare il suo ruolo di aggregatrice familiare. Si noti un quasi impercettibile e materno sussurro ("La scimmia") al cominciare del gioco, che sottolinea il suo ruolo educativo e protettivo.

3) Il figlio

Il principale target del prodotto é ovviamente il piccolo figlio maschio. È quindi quasi scontato che la prima vincita spetti a lui. Da notare che il piccolo "ruba" il controller al padre soddisfando dei bisogni freudiani di rivalsa. Inoltre l'inquadratura che lo ritrae vittorioso esclude il viso del padre, dando invece risalto alle figure femminili che gioiscono con lui (soprattutto la madre) per la sua vittoria. 





4) La figlia che indica.

La figlia, apparentemente passiva, indica con la mano dove lo spettatore deve porre l'attenzione. Una prima volta indicando il controller in mano al fratellino gioioso, una seconda volta anticipando allo spettatore il vincitore del secondo round, cioé il padre. Dietro questa rappresentazione ci sta forse la soddisfazione di un bisogno della figura minore femminile di partecipazione e consapevolezza di avere un ruolo discreto ma  fondamentale..



4) Rapporto padre-figlia.

Infine lo spot soddisfa i bisogni di padre e figlia mostrando un avvicinamento dei due grazie al gioco della Wii.. Per quel che riguarda il primo, gli viene concessa una vittoria finale a sancire il suo patriarcale bisogno di supremazia sulla famiglia, nonché si fa allusione al tabù dell'istinto incestuoso represso. Per quel che riguarda la figlia, le permette un avvicinamento alla figura paterna, in un momento della crescita attorno ai dieci anni, prima che si presentano i primi conflitti relazionali con esso. (non mi dilungo troppo a questo proposito e rimando l'argomento psicologico a questo  link http://www.girlpower.it/sos/famiglia/rapporto_padre_figlia.php)




5) Il prodotto 


Alla fine, come un sipario che ci permette di evitare la vista sconveniente del rapporto fra padre e figlia (e che si "sostituisce ad esso"..), calà a mo' di ghigliottina l'inquadratura del  prodotto vero e proprio. L'immagine di 80 minigiochi, la voce e la scritta che ne sottolineano la quantità, é come se moltiplicassero la scena che abbiamo visto per n volte sottolineando la possibilità di ripetere l'esperienza innumerevoli volte. 


"Piu di 80 minigiochi per il party piu atteso da tutti." Lo spot come abbiamo visto é efficace nel dare ad ognuno una motivazione psicologica per desiderare il videogioco.
L'ultimissima inquadratura ritrae il controller, moderno feticcio delle relazioni familiari, che "entra" nell'involucro del prodotto. Dandogli una chiara collocazione nella scatola, sapremo con precisione cosa dovremo afferrare dallo scaffale dei videogiochi per vedere soddisfatti i rapporti interpersonali della nostra famiglia.



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